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004 Tarsia pavimentale della navata destra - Sibilla Eritrea Siena

004 Tarsia pavimentale  della navata destra - Sibilla Eritrea

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Artista: Antonio Federighi
Anno: 1482
Collocazione attuale: Cattedrale di Santa Maria Assunta
Luogo originario: Cattedrale di Santa Maria Assunta

INFORMAZIONI DESCRITTIVE
Questa sibilla si dice nativa d'Erythre, nella Lidia in Asia Minore (e non della regione africana). Per la sua figura fu pagato Antonio Federighi il 19 luglio 1482, ed oggi è quasi completamente rifatta. Niente comunque ricorda lo stile dello scultore senese, se non la firma ai piedi del leggio. Lattanzio le attribuisce il famoso acrostico che annuncia la venuta di Cristo, riportato nei Libri Sibillini. Qui la si dipinge come un'alta signora patrizia, dal contegno piuttosto severo, la veste elegante e con un copricapo molto curioso che le fascia parzialmente il viso. La mano destra tiene un volume chiuso, mentre la sinistra si appoggia ad un libro aperto, sostenuto dal leggio intagliato. Sulle pagine di questo libro è riportata la frase: de excelso caelorum ha bitaculo pro spexit dominus humiles suos et nascitur in diebus no vissimis de virgine habraea in cunabulis terrae («Dall'eccelsa dimora del cielo Dio ha volto lo sguardo sui suoi umili servi; nascerà negli ultimissimi giorni da una Vergine ebrea nella culla della terra»), vista come profezia della nascita di Gesù.



004 Tarsia pavimentale della navata destra - Sibilla Eritrea